Due impegni difficili,
altrettante vittorie: dalle sfide con Santarcangelo e Imola esce una Bmr
rafforzata, soprattutto a livello mentale, ed ormai presenza stabile nelle
posizioni di vertice della graduatoria di C nazionale. Domani, al PalaRegnani,
arriva il Gaetano Scirea Bertinoro. I pericoli? Molteplici, in particolare i
cali di concentrazione.
IL MOMENTO
Un vecchio adagio reggiano recita in questo modo: “Vola bas e schiva i
sas”. Letteralmente vola basso ed evita i sassi. Dopo due ottime prestazioni
nelle sfide che dovevano sancire l’eventuale salto di qualità della squadra, la
Bmr si ritrova sola al secondo posto della graduatoria, alle spalle della
Raggisolaris Faenza. Se contro gli Angels Santarcangelo era stato un secondo
tempo super a far girare l’inerzia dalla parte dei bianco-rosso-blu, in quel di
Imola - rivincita dei playoff dello scorso anno - è stato un primo tempo di
alto livello a spianare la strada a Bartoccetti e compagni, prima di uno stoico
punto a punto nel finale di gara. In questo contesto di entusiasmo - vincere in
trasferta, contro una rivale quotata e senza un uomo faro come Bertolini - non
bisogna farsi trarre in inganno: è bene evitare voli verso l’alto e rimanere
con il giusto profilo, quello basso. Solo così, infatti, questa Bmr diventerà
grande.
L’INFERMERIA
Nonostante qualche acciacco, la formazione bianco-rosso-blu sarà in
campo al completo. Nei dieci anche Bertolini, presente solo per onor di firma
domenica scorsa causa un infortunio ad un dito della mano: per lui, nonostante
una vistosa fasciatura ed una condizione non ottimale, probabile l’impiego.
GLI AVVERSARI
Una squadra di categoria. Da 3
stagioni, infatti, i romagnoli militano in C nazionale e lo scorso anno sono
stati protagonisti di una splendida cavalcata terminata solo in finale. Il
momento attuale non è granchè: 3 ko, infatti, negli ultimi 4 match. Sono
diversi gli atleti con punti nelle mani a disposizione di coach Serra,
all’interno di un roster dove i punti di forza sono stati tutti confermati. In
cabina di regia agisce Poluzzi (14 punti di media), out però nelle ultime
uscite; accanto a lui, in posizione di guardia. Enrico Solfrizzi (11,8),
fratello di quell’Emiliano (nella foto) che con 7,8 punti e 7,6 rimbalzi, è uno
dei lunghi titolari. L’altro è il classe
1988 Marisi, miglior realizzatore dei suoi con 15,8 punti ad allacciata di
scarpe. Positivo anche l’apporto di capitan Merenda (7,2), che esce dalla
panchina. Rientrato da poco da un infortunio, invece, Godoli.